I giovani teramani chiedono spazi d'aggregazione e una cooperativa di supporto agli eventi

TERAMO – Tanti giovani esponenti delle associazioni culturali teramanehanno dato vita a T-Lab, una sorta di laboratorio permanente per raccogliere i suggerimenti e le proposte in tema di poltiche giovanili che coinfluiranno nel programma del candidato sindaco uscente Maurizio Brucchi. ”Basta scalette e tavolini di un bar. L’aggregazione giovanile ha bisogno di altre risposte”. Tra le richieste dei giovani spicca la creazione di una cooperativa per servizi turistici e di supporto alle manifestazione. Una sorta di albo di operatori da cui attingere professionalità a disposizione sia dell’ente che delle associazioni stesse nell’allestimento degli eventi per abbattere le spese si organizzazione e promozione degli stessi. I ragazzi chiedono inoltre l’attivazione di uno sportello informativo per le attività cittadine ma domandano anche di conoscere il futuro dell’Ipogeo ritenuto al momento “uno spazio senza identità”. «A Teramo mancano punti di aggregazione e di ritrovo, non vogliamo alimentare il bivacco notturno attorno al duomo o tra i locali, ma chiediamo spazi pubblici o privati per confrontarci ed elaborare la nostra progettualità. Siamo il futuro e chiediamo agli adulti di aiutarci a costruirlo». In questa direzione va anche la richiesta di supporto nella progettazione europea. «Ci sono tante agevolazioni offerte nei bandi comunitari– spiega Minini– ma i bandi sono ferruginosi e di difficile interpretazione servono professionisti che ci aiutino a presentare il rendiconto. Uno sportello gratuito di consulenza e supporto ai programmi giovanili fornirebbe nuove opportunità che al momento non possono far leva sui contributi pubblici visti i problemi di bilancio delle casse comunali». “Questi giovani sono il valore aggiunto della nostra città», ha dichiarato il sindaco Brucchi, «i loro suggerimenti costituiscono il mio impegno programmatico da candidato sindaco. In tanti si cimentano sul tema della partecipazione, ma il contributo di questi giovani è la manifestazione più autentica di attaccamento al bene comune»